venerdì, ottobre 28, 2005

_disquilibruum_

c'è il sole ma tu stai dentro, col naso arrossato e un dolorino alla cervicale.
"adesso vanno di moda le t-shirts personalizzate" informa la tivù. una marea di bambini stranieri gioca sotto la tua finestra.
ma che musica è questa? abbassi il volume dello stereo e vai a prepararti un altro caffè. assomigli un po' a tav falco al tempo in cui questi esibiva strani baffetti e aveva i capelli in aria. il suo è stato l'ultimo concerto al quale hai assistito dal vivo... quanti anni fa, ormai? insettucoli diafani ronzano attorno al tuo cervello, mentre l'amico geco è sempre immobile sulla parete dietro al monitor (magari è crepato). sul forum für arbeit leggi le testimonianze di cinquantenni ingegneri, medici e tecnici specializzati costretti a fare i lavoratori interinali. dietro il nick di uno di loro ti pare di indovinare un tizio che conosci. quello che scrivono è realmente terribile, ma scrivere, raccontare ad altri, non allieverà le loro pene. all'improvviso hai una serie di flash, le sequenze di un incubo ad occhi aperti: capitani d'industria e azionisti guardano te e tutti gli altri disgraziati da balconcini ornati di fiori; li vedi sfregarsi le mani contenti, e il tuo cuore smette per un attimo di battere. ti aggrappi alla scrivania mentre ogni cosa tutt'intorno vacilla paurosamente. personaggi che tu non hai invitato entrano ed escono dal tuo soggiorno-studio: una tua ex ragazza poi diventata valletta, l'amico che morì di overdose subito dopo aver scoperto che suo padre - un politico locale - era in combutta con la mafia, un presentatore televisivo col parrucchino e lo smoking, l'attricetta di telefilm per ragazzi di cui tu da bambinetto eri innamorato e che in seguito intraprese una carriera nella pornografia... ancora la tua pompa non si rimette in moto. cominci ad annaspare arrotolato sul pavimento, ti colpisci il petto con i pugni, mentre il rockabilly di tav falco ti martella le sinapsi e l'intero globo terracqueo ruota sul proprio asse come una trottola. "ah... ihh... uàaah..." ti senti dire. Una bava verde-spumeggiante cola copiosamente dalla tua bocca contorta. poi, pian piano, ogni cosa si normalizza; riesci di nuovo a respirare, a fissare lo sguardo su oggetti a te familiari. le pareti stanno tremando. sta tremando ogni cosa. ma il mondo torna a ristabilizzarsi. fuori, i bambini giocano, due donne russe ciaccolano e ridono sulle scale, il computer è acceso, la tivù trasmette pubblicità, lo stereo ha una voce allegra e il sole tramonta lentamente dietro un palazzone popolare. ti rialzi su gambe incerte. sono le 16:16 del 28 ottobre 2005.

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