sabato, dicembre 27, 2008

La Profezia di Celestino

“La guida interiore farà evolvere il mondo verso un paradiso che è già qui.
Chi ne è consapevole conosce il proprio destino.”

E' incredibile quanti seguaci ha in Italia la cosiddetta "Profezia di Celestino", pur trattandosi di un'invenzione letteraria. E' forse perché stiamo attraversando un momento difficile?

In realtà, tali supposti oracoli - o "rivelazioni" - hanno smisurata fortuna fin da sempre, in quanto non è assolutamente vero che siamo i primi che si trovano in un'epoca terminale o attraversano una grave crisi: dal Medio Evo a oggi (ma naturalmente anche prima), ogni periodo della storia umana è stata considerata terminale o comunque un "tempo di radicali cambiamenti". Prendiamo il XX secolo: non c'è stato decennio in cui non si è parlato di grandi mutamenti con conseguente apparizione o riapparizione di chiaroveggenti e visionari a profusione. Ci basta considerare tutto il rumore che si è fatto sulla vaticinia di Nostradamus, sulle deliranti percezioni della Monaca di Dresda, sui "segreti" della Madonna di Fatima e (addirittura negli Anni Sessanta e Settanta, che furono decenni in qualche modo "illuminati") tutto l'entusiasmo che scatenarono in Europa e in America le "ritrovate" saggezze buddiste... ma purtroppo anche molto esoterismo di marca nazista.


Per parlare della Profezia di Celestino più nel dettaglio, l'affermazione secondo cui "le coincidenze non esistono" e l'invito a scoprire un "proprio Dio" (visto come pura energia cosmica = gnosticismo) non possono non trovare plauso presso ogni cultore della cosiddetta New Age. Ma tali "idee" ci sono sempre state, e se uno vuole proprio andare alla sorgente dovrebbe abbracciare il Buddismo, che è la più veccha religione... anzi, filosofia (in quanto non-deistica)... che vede il mondo come un Uno, quasi un organismo piuttosto che un pianeta, e dove ogni pur minimo evento è collegato a tutti gli altri.


La "profezia" di cui parliamo qui è frutto della fantasia di un romanziere nemmeno tanto bravo: James Redfield. Il romanzo (uscito nel 1993) tratta di uno psicologo americano che, incuriosito dal racconto di un’amica, si reca in Perù per scoprire quanto vi sia di vero nella storia del ritrovamento di un antico manoscritto che conterrebbe "le risposte ultime alle domande fondamentali dell’uomo". Nella repubblica andina, Our American Friend scopre che il manoscritto esiste davvero, e che due gruppi rivali fanno di tutto per impossessarsene. Da una parte, scienziati "aperti" e "progressisti", ricercatori spirituali "alternativi" e sacerdoti cattolici liberal, in conflitto con la gerarchia ecclesiastica, cercano il manoscritto per fare beneficiare il mondo della sua - vera o presunta - saggezza. Dall'altra, militari peruviani e scienziati ottusi e scettici lo cercano invece per toglierlo dalla circolazione o distruggerlo; questi ultimi - i "cattivi" - prendono ordini dalla gerarchia cattolica peruviana guidata da un moderno inquisitore, il cardinale Sebastián. I "buoni" sono affascinati dalle nove "illuminazioni", "chiavi" o parti in cui si articola il manoscritto, ma la forza dei "cattivi" prevale e le illuminazioni vengono sistematicamente confiscate. Tuttavia i "cattivi" non sono maniaci assassini (infatti il cardinale Sebastián raccomanda di non spargere sangue) e nessuno dei protagonisti principali viene ucciso: ciò garantisce all'autore di scrivere un seguito e fare altri soldi con la sua trovata che, ovviamente, è stata concepita al solo scopo di cavalcare l'onda del successo ottenuto da "opere" consimili che hanno ultimamente allagato il mercato mondiale ("Il Codice Da Vinci", ugualmente pieno di clamorosi refusi geostorici, è solo una delle ultime in ordine di tempo).


Il San Celestino conosciuto dalla Cristianità altri non fu che Papa Celestino, il quale era tutt'altro che un profeta. Anzi: si impegnò molto, insieme a Sant'Agostino, a combattere concretamente il pelagismo, che la Chiesa condannò come eresia. San Pelagio fu colui che giudicava una vera e propria sciocchezza il fatto che ciascuno di noi nasca peccatore (vedi Peccato Originale) e sosteneva che ogni uomo è libero di scegliere il Bene o il Male (libero arbitrio, in contrapposizione all'ereditarietà del peccato; altro che eresia! Pelagio cercava di liberarci da ogni timore nei confronti di Dio e della stessa esistenza).


Non c'è dunque, storicamente parlando, nessuna "profezia di Celestino", se non nella fantasia del furbo scribacchino stelle-e-strisce James Redfield.



Ovviamente hanno tratto dal romanzo un film, che non è proprio inguardabile ma appena decente.

venerdì, dicembre 12, 2008

La ragazzina americana che ha conquistato il Brasile

Leah Lynn Gabriela Fortune, una 17enne dell'Illinois figlia di brasiliani ma che parla pochissimo il portoghese, ha suscitato entusiasmi con le sue rimesse in gioco acrobatiche, mostrate giocando con l'Under 20 verde-oro.


La ragazza possiede la doppia nazionalità e ha tempo fino ai 21 anni di scegliere quale maglia vestire, quella degli U.S.A. o quella del Brasile. Lei non sembra avere dubbi: ama il calcio brazilero - è tra l'altro una fan della fuoriclasse Marta.



Nata nel 1990 a Sao Paulo, Leah vive a Chicago con i genitori fin da quando aveva 2 anni. Frequenta le scuole in America e solo sporadicamente è potuta tornare nel Paese natìo. Finché, nel 2007...

Nel 2007 Leah Fortune si ritrovò a partecipare a un torneo in Brasile insieme al Team Chicago. Alcuni allenatori e osservatori "carioca" notarono immediatamente il suo talento e la invitarono a giocare per la loro Nazionale.


"I was definitely excited when they told me. I knew it was an amazing opportunity."


E infatti. Ma fu una grande opportunità anche per gli stessi responsabili delle giovanili brasiliane, che pensarono bene di schierare la teen statunitense sulla fascia sinistra (mentre il suo ruolo naturale è quello di punta fissa). Lì la Fortune ha potuto meglio concentrarsi sul "flip throw", ovvero "rimessa con giravolta", tramite cui riesce a catapultare il pallone fino all'area di rigore avversaria. E' una tecnica che, combinando il calcio con la ginnastica acrobatica, manda letteralmente in sollucchero gli spettatori.



Il sogno di Leah Fortune è di giocare con la squadra olimpica del Brasile.
Ha ottime speranze di poterlo realizzare.

sabato, dicembre 06, 2008

Crisi in Zimbabwe: imperversa il colera

Nello Zimbabwe la situazione peggiora, eppure prosegue l'indifferenza del Primo Mondo verso ciò che succede in questa parte dell'Africa (vedi articolo "Cholera crisis in Zimbabwe") così come verso tutte le devastazioni che affliggono il Nord Kivu (Rep. Dem. del Congo), Eritrea, Somalia, ecc.


Nove mesi sono trascorsi dalle ultime elezioni nazionali, e nello Zimbabwe si è assistito a un impoverimento impressionante della popolazione (l'inflazione è da record mondiale: il governo sta per introdurre banconote da 200 milioni di dollari, dal valore di appena 20 US-dollari), a soprusi dell'esercito (cittadini picchiati a morte per strada) e ora anche all'epidemia di colera che, come tutte le epidemie, non conosce confini e ha finito per colpire le zone limitrofe di Botswana e Sud Africa.


Le Nazioni Unite hanno convocato una riunione straordinaria del loro Consiglio di Sicurezza per decidere sul da farsi. Ma, come al solito, per molti innocenti la decisione arriva troppo tardi.


Dopo il Segretario di Stato americano Condoleeza Rice, ha alzato la voce anche il Primo Ministro britannico Gordon Brown: "Enough is enough. Mugabe deve andarsene".


Peccato che le belle parole da sole non bastino. Occorre inviare aiuti - urgentemente! - e aumentare la pressione sul dittatore perché, per davvero, sgombri il campo... prima che succeda di peggio.


Donne e bambini attingono acqua da una fonte contaminata


La situazione nello Zimbabwe è sintomatica della crudeltà del cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale. Il "ricco" Occidente voleva la globalizzazione e, ora che la Terra è globalizzata (vale a dire: colonizzata dalle multinazionali), occorre che si prenda le sue responsabilità. Le nazioni che governano le sorti del mondo non possono continuare a rimanere impassibili di fronte a quest'altro dramma di immani dimensioni. Deve finire lo sciacallaggio sul Continente Nero, e non basta certo una vigilanza alla buona delle vicende interne di quei Paesi per calmare il proprio senso di moralità. A criminali come Robert Mugabe dovrebbe essere impedito già in partenza l'accesso ai canali del potere.


Secondo l'Ufficio per la Coordinazione degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite, 600 sono le vittime del colera (la cifra è di questa mattina) e il distretto più colpito è quello di Harare, capitale dello Zimbabwe.


Fa rabbia tra l'altro il "cauto" immobilismo degli Stati confinanti. Soltanto lunedì il Sud Africa invierà una sua delegazione per "vedere come poter aiutare con cibo e assistenza medica". Perché lunedì? Perché non subito?


Purtroppo, l'unica organizzazione che agisce in maniera effettiva resta Medici Senza Frontiere, che ovviamente fa solo quel che può e dove può (ricordiamo che i suoi volontari hanno dovuto lasciare Lampedusa, dove prestavano aiuto ai fuggitivi, perché il governo italiano non ha prolungato loro il permesso per continuare ad operare sul piccolo avamposto del "dorato" Settentrione). Ma l'Africa, questo di per sé stupendo "pianeta nel pianeta", in parte ancora da scoprire, avrebbe bisogno di misure profilattiche e non di cure a posteriori.


Potenti della Terra, dov'è la vostra coscienza, se ancora sapete cosa sia?

venerdì, dicembre 05, 2008

Gli 'amori gialli' del Corbiére

E' possibile fin da ora prenotare il nuovo volume delle edizioni del Foglio Clandestino:

Tristan Corbière
Gli amori gialli

Tomo I

300 copie numerate
15 €
Traduzione di Luca Salvatore
condotta sull'originale del 1873, conservandone punteggiatura e ortografia.

LINK

venerdì, novembre 28, 2008

Fingersi italiani a volte aiuta

La tragedia di Mumbai ha tenuto banco durante gli ultimi giorni in tutti i forum e in tutte le emittenti specializzate in "breaking news".


"Mumbai" sarebbe Bombay. E' qualcosa che i media solitamente tacciono, e non capisco perché, dato che Bombay ("Bollywood") è nota ai più, mentre Mumbai no. Ma soprassediamo.


Quanto è successo nella più grande e più famosa città dello Stato indiano di Maharashtra ci riempie di rabbia e tristezza. L'islamismo vuole essere una religione mondiale ma, ad ogni nuovo sanguinoso attacco delle sue frange estremiste, perde simpatie e, anzi, rischia di venire sempre più identificato con il Male (concetto comune ai credenti di qualsiasi fede). Quindi, un appello ai seguaci - pacifici - dell'Islam: cancellate dalle vostre fila questi presunti co-religiosi e arriverete ad acquistare un bonus di credibilità anche presso cristiani, buddhisti ecc.



Il dramma di Bombay arriva peraltro in un momento assai delicato; come se il mondo non ci desse già notizie negative a profusione! Eppure, nel clamore di questa ennesima sciagura, si è inserita una nota maccaronicamente umoristica. A un cittadino britannico, per potersi salvare, è stato consigliato di fingersi italiano!


"Un terrorista di circa 22 anni ci teneva sotto il tiro di una mitraglietta" ha raccontato Alex Chamberlain, che è stato catturato insieme ad alte 30-40 persone e portato nella cucina di uno degli hotel presi d'assalto. "Ci ha detto di alzare e mani e ci ha chiesto se tra di noi c’erano britannici o americani".
A quel punto un suo amico, indiano, ha compreso che è questo ciò che i terroristi cercavano: occidentali - soprattutto anglosassoni - da tenere in ostaggio o da uccidere. "Mi ha detto: 'non fare l’eroe, digli che sei italiano!'".


Ma non ce n’è stato bisogno: Alex Chamberlain e gli altri malcapitati sono riusciti a scappare attraverso un’uscita di emergenza. "Camminando lungo i muri siamo arrivati al piano di sotto aspettandoci che sbucasse da un momento all’altro qualcuno con un’arma in mano" ha aggiunto il giovane britannico, "e invece nella hall non c’era nessuno, solo un fumo talmente denso che pensavo che sarei morto soffocato". Sfondata una finestra, lui e il suo amico sono riusciti a uscire e hanno incontrato una ventina di poliziotti, che li hanno scortati verso la salvezza.


Fingiti italiano: a volte può essere conveniente...

domenica, novembre 23, 2008

Rugby: inattesa debacle degli Azzurri

Italia - Pacific Islands 17-25


Incredibile. Che si perda contro Australia, Francia e Nuova Zelanda ci può stare. Che ci sfugga una vittoria contro gli agentini fa rabbia, ma vabbe'. Però che arrivi una sconfitta persino contro le Pacific Islands, regalando loro la prima vittoria in assoluto, fa davvero rabbia.



A Reggio Emilia, di fronte a 20.000 spettatori e sotto un cielo limpido, l'Italia si è fatta  ammaliare dal Siva Tau, la danza di guerra delle Isole del Pacifico, meno conosciuta rispetto alla Haka neozelandese ma ugualmente affascinante e applaudita dal pubblico. Bisognava vincere questo test, dopo i due persi contro Australia e Argentina, ma il primo tempo è stato caratterizzato da una caterva di ingenuità e da un'evidente mancanza di umiltà (punteggio dopo i primi 40 minuti: 10-22!). Non sono bastati gli sforzi nella seconda frazione dell'incontro, e così è arrivato questo brutto scivolone contro la rappresentativa del Pacifico (Fiji, Tonga e Samoa), costituitasi solo nel 2004.

Se al Sei Nazioni giochiamo così, il Cucchiaio di Legno non ce lo toglie nessuno.



Italia: 15 Masi; 14 Robertson, 13 Mi. Bergamasco, 12 Garcia, 11 Pratichetti; 10 Marcato, 9 Travagli; 8 Parisse (cap.), 7 Ma. Bergamasco, 6 Sole; 5 Bortolami, 4 Reato; 3 Nieto, 2 Ghiraldini, 1 Aguero. In panchina: 16 Ongaro, 17 Lo Cicero, 18 Perugini, 19 Zanni, 20 Canavosio, 21 McLeane, 22 Pavan. All.: Nick Mallett.


Pacific Islands: 15 Ratuvou; 14 Tagikakibau, 13 Mapusua, 12 Taione, 11 Delasau; 10 Bai, 9 Martens; 8 Koyamaibole, 7 Latu (cap.), 6 Vaki; 5 Hehea, 4 Levi; 3 Pulu, 2 Fuga, 1 Va’a. Panchina: 16 Koto, 17 Leaaetoa, 18 Naevo, 19 Pole, 20 Rauluni, 21 Rabeni, 22 Williams. All.: Quddus Fielea.




Mete Italia: Ghiraldini, Mi. Bergamasco  

Mete Pacific Islands: Delasau 2, Ratuvou 


Calci piazzati Italia: Marcato  

Calci piazzati Pacific Islands: Bai 2 

    

Trasformazioni Italia: Marcato 2  

Trasformazioni Pacific Islands: Bai 2


^^^^^^^^^^^^^^^




Pacific Islands è la selezione delle isole Samoa, Fiji e Tonga. Subito prima di ogni partita i giocatori eseguono in mezzo al campo la Siva Tau, una secolare danza di sfida e di autoesaltazione. Le strofe vengono recitate alternativamente nei tre linguaggi in questione. In lingua figiana: "Siate pronti! Siate selvaggi! E preparatevi... Alla battaglia! Siamo pronti! Siamo pronti!" In samoano: "Io sono il guerriero! Io sono il guerriero! Noi siamo i guerrieri delle Samoa! Noi siamo i guerrieri delle Samoa!" In tongano: "Noi stiamo per colpirti! Per prenderti ed atterrarti! E ti conviene star giù, amico... Noi siamo i Pacific Islanders!"



Una cosa positiva non si può negare: abbiamo regalato alla compagine del Pacifico la loro prima vittoria storica. Ci ricorderanno per tanto tempo e ci racconteranno ai loro nipoti...

domenica, novembre 16, 2008

Stigma

[Una volta tanto, mi va di citare da un altro blog. La fonte in questione è questa: psichiatria e cybertherapy]





" ...difficile da spiegare, facile da avvertire sulla pelle...
Lo Stigma è il pregiudizio della società verso chi soffre di patologie mentali e di conseguenza verso la patologia mentale stessa, dunque verso la Psichiatria...
Lo Stigma provoca DISCRIMINAZIONE...EMARGINAZIONE...DISPERAZIONE...
Vedere un braccio ingessato non provoca alcuna reazione, se non "poverino, è caduto e si è fatto male!".
Vedere una persona che magari sta chiusa in casa per 1 mese di fila provoca EVITAMENTO.
Perchè?
Cosa è che si evita e si discrimina?
...ciò che non si conosce probabilmente...
Allora perchè non conoscere? Perchè continuare ad ignorare?
L'INFORMAZIONE è la risposta... come obbligo morale sociale, tutti siamo chiamati alla scienza, al sapere...perchè l'ignoranza uccide... gli ALTRI. "

...........(by cybermaster)


Mi pare molto significativa anche l'immagine del lucchetto, soprattutto perché su tutti noi incombe ancora (o di nuovo) la minaccia del... decreto Levi.


Cus'è chiss?

Tutto ebbe inizio circa un anno fa (molti di voi sicuramente lo ricordano), quando il cosiddetto decreto “Prodi-Levi” (o soltanto "Levi"), noto anche come “ammazzablog”, aveva suscitato l’indignazione generale: si trattava di un decreto governativo che imponeva ai blog l’obbligo di iscrizione al ROC (il Registro degli Operatori di Comunicazione), travisando del tutto le dinamiche della Rete e obbligando i titolari dei blog a oneri e burocrazie sproporzionate rispetto alla natura del loro "prodotto". Questi blog sono quasi tutti amatoriali, ma ci sono anche quelli con contenuti "giornalistici", eccellenti fonti d'informazione libera dove ognuno può esprimere la propria opinione. Lo scopo del decreto, più che di natura fiscale, sembra essere quello di imbavagliare il libero pensiero...


La mobilitazione e il fatto che il Governo presieduto da Romano Prodi di lì a poco sarebbe caduto, fecero sì che la faccenda giungesse a uno stop.

Ma il fottuto decreto, purtroppo, non è scomparso del tutto dai corridoi del Parlamento e c’è il pericolo che venga riesumato...





Articoli correlati: http://www.beppegrillo.it/2008/11/free_blogger.html

http://www.antoniodipietro.com/2008/11/no_allammazza_blog.html

                      Free Blogger


Il caso Ruta


La cosa peggiore è che il bavaglio all'informazione lo hanno già messo. Carlo Ruta, giornalista e blogger siciliano, che col suo blog conduceva inchieste su mafia politica e collusioni tra potere mafioso e grande business, è stato condannato nel mese di maggio per il reato di "stampa clandestina"! Prima gli hanno chiuso il blog (http://www.accadeinsicilia.net) e poi lo hanno condannato!

Per fortuna Ruta è lungi dal tacere e i suoi interventi possono essere letti sul suo nuovo sito



...........Le inchieste


Riportiamo uno dei suoi ultimi articoli, dal titolo

"Emergenza libertà in Italia"

" La sentenza siciliana che ha condannato l'informazione in rete, ritenendola né più né meno che un crimine, sta suscitando proteste e allarme sul web e in ogni ambito del paese civile e responsabile. Le ragioni sono pesanti come pietre. Sono stati attaccati princìpi che hanno fatto la storia del pensiero democratico: i medesimi per i quali, nel nostro paese, uomini come i fratelli Rosselli, Piero Gobetti, Antonio Gramsci, Eugenio Curiel, Giovanni Amendola, hanno speso il loro impegno e dato la vita. E' stato puntato e centrato in particolare il principio della libera espressione, che, rappresentativo delle libertà tutte e momento rivelatorio di uno Stato democratico, costituisce un cardine della Costituzione repubblicana.

L'attuale governo italiano, che si sta connotando sempre più in senso illiberale, non può sottrarsi a questo punto al dovere morale di rispondere al moto di protesta di questi giorni. Basta con gli infingimenti. Non si aspetti che l'onda di piena dell'indignazione si plachi. Si farà il possibile perché non si fermi. E' in gioco appunto la democrazia, nella sua frontiera più avanzata e aperta, rappresentata dalla libera espressione in rete, dalla comunicazione che irrompe e prorompe in senso orizzontale, che rende i cittadini protagonisti in modo nuovo. E' in gioco, come si diceva, la Costituzione, che, come ci ha ricordato Piero Calamandrei, non è nata nei salotti, né nelle stanze del potere, ma sulle montagne, accanto ai corpi degli uccisi, tra i fuochi delle città in rivolta.

E' necessaria una legge subito, che, distante da ogni possibilità di equivoco sul piano interpretativo, fermi in via definitiva le trame censorie e repressive dei poteri forti del paese, per vocazione illiberali e antidemocratici. E' altresì necessario che il legislatore prenda atto che l'informazione sul web non può recare limitazioni di principio. La rete è un luogo cardine del nostro tempo, in cui la democrazia prende corpo e voce, con l'esercizio del confronto. Non può essere quindi annichilita, come avviene in Iran e in Birmania.

Si fa appello allora alle realtà del web, della comunicazione a tutti i livelli, del paese civile e responsabile, perché la mobilitazione continui ad oltranza, con iniziative forti. La sentenza siciliana, come ha scritto un blogger, potrebbe essere una delle ultime "perle" di una collana che, giorno dopo giorno, sta mutandosi in un cappio. E si tratta di fare il possibile perché questo non avvenga. Occorre impedire che si consumi in Italia il rogo della libera espressione, memori del resto che i roghi delle idee possono essere preparatori di regimi a scena aperta. "

...........Carlo Ruta, http://www.leinchieste.com

mercoledì, novembre 12, 2008

Rivolta studentesca in Germania

Più di 70.000 studenti hanno protestato oggi in 40 città tedesche contro le classi sovraffollate e la carenza di insegnanti. "Continueremo a far sentire  la nostra voce finché la smetteranno di operare tagli alla scuola" ha spiegato alla Bild Zeitung un liceale di Berlino. Nella capitale, oggi il traffico è stato bloccato per ore a causa della mobilitazione e tra le università occupate c'è la celebre Humboldt. 


Notevole la partecipazione anche a Stoccarda, Braunschweig, Amburgo, Hannover e Dresda. 



Gli studenti dicono no al "sistema-istruzione di Angela Merkel", che di fatto riserva gli studi superiori alle classi elitarie, rifiutano il cosiddetto "G8" (percorso ginnasiale in 8 anni anziché in 7) e chiedono l'assunzione di un numero maggiore di professori.  Governo e parte dei media tedeschi cercano di discreditare il movimento (cui aderiscono molti insegnanti) definendolo "pilotato dall'estrema sinistra".   


Infos: http://www.schulaction.org/


         http://www.jugendbuendnis-ffm.de


         http://www.schulstreik-muenchen.de





sabato, novembre 08, 2008

I "dark", gli "appecoronati" e gli "abbronzati"

Trasmettono ansia e sono "dark". E sono inoltre "appecoronati"; appecoronati sulla sinistra. Un neologismo varato dal Presidente del Consiglio che ha così voluto attaccare nuovamente conduttori e giornalisti televisivi. Il tutto mentre c'è il muro contro muro tra gli schieramnti sulla Vigilanza, mentre viale Mazzini esprime preoccupazione per il blitz negli studi di Chi l'ha visto? respingendo ogni intimidazione e mentre i giornalisti manifestano davanti a Montecitorio contro il "bavaglio" della legge sulle intercettazioni.


"Tutti i giorni ci sono attacchi televisivi nei nostri confronti, con tutti questi conduttori appecoronati sulla sinistra", tuona il premier passeggiando tra gli stand del Salone del Ciclo e del Motociclo a Rho. Poi si sposta a Mosca e definisce il nuovo Presidente degli U.S.A. "abbronzato", scatenando perplessità nei media di tutto il mondo.


Molti uomni politici italiani ormai non reagiscono più alle infelici "uscite" di Berlusconi, mentre se la prendono con lo scrittore Camilleri, il quale, con sottile ironia, in un liceo romano ha detto della Gelmini che "di sicuro non è un essere umano" e che "dovremmo chiamare i professori di chimica per capire che cos’è".


Quello di Camilleri è stato un paradosso letterario. Come possono definirsi invece le gravi, gravissime parole di Maurizio Gasparri, secondo il quale "con Obama alla Casa Bianca Al Qaeda forse è più contenta"?


Ma tornando all'ennesima "gaffe" berlusconiana, tra tutte le reazioni internazionali vorrei segnalare quella del N.Y. Times, che sintetizza bene l'attuale situazione in Italia. Questo il link principale:


http://www.nytimes.com/2008/11/08/world/europe/08italy.html?ref=europe

E questo il link con gli oltre 1.500 interventi di lettori di lingua inglese scandalizzati dalla notizia:


http://thecaucus.blogs.nytimes.com/2008/11/06/berlusconi-under-fire-for-obama-joke/


Nel frattempo, in Germania...


L’altra sera (giovedì, ore 22.30) sull’emittente radiofonica tedesca Bayern 2 hanno trasmesso un programma dal titolo: Ist Italien noch eine Demokratie? Non si era ancora verificato il nuovo scivolone verbale del sig. Presidente del Consiglio, ovvero quello dell’”abbronzatura” di Obama Barack, ma la mezz’ora di trasmissione era piena zeppa delle malefatte e delle bugie – tante, troppe - di questo personaggio che ci governa, con numerosi riferimenti ai processi sospesi. La conclusione logica è stata che l’Italia non può essere più considerata una democrazia. E’ l’unico Paese occidentale ad avere un uomo politico in possesso di piena immunità... come fosse un re d’altri tempi! Hanno parlato anche di Napoli e dell’immondizia (la città soffoca come e più di prima, al contrario di quello che dice il governo, pure perché la camorra, insieme ai vecchi copertoni, brucia rifiuti pericolosi). Hanno parlato di Rete 4, dell’Alitalia, ecc.: tutte azioni criminali ideate dal premier con la collaborazione degli "esperti" di cui si circonda e per le quali sono chiamati a pagare i cittadini. Hanno parlato delle “donne del presidente” delle quali alcune – le preferite, ovviamente - vengono da lui addirittura cataputalte in carriera ministeriale, e di come il Berluska se la canti insieme ad Apicella mentre la Nazione precipita nel baratro. Il bello è che, durante uno di questi concerti, ha accennato ai suoi studi alla Sorbonne, mentre non risulta da nessuna parte che fosse mai iscritto alla celebre università francese… (!)


E gli italiani? Come mai si lasciano prendere così per i fondelli? “Berlusconi li ha completamente tv-dopati”, è stato il verdetto di Bayern 2.


giovedì, novembre 06, 2008

I Have A Dream...


Obama ha vinto. Sono contento, ma soffro più di prima. Obama ha dichiarato: “Gli Stati Uniti sono il posto dove tutto è possibile”. Guardo il mio Paese dove niente è possibile. Un piduista capo del Governo. Un’opposizione indecente. L’informazione sotto controllo. E mi viene il magone. Obama, giovane, colto, slanciato, intelligente, di colore, parla di futuro, di innovazione. “Il cambiamento è arrivato”, ha detto. “La nostra vittoria è partita dal basso”. Da noi quando arriverà?



(Beppe Grillo) 



http://www.beppegrillo.it/2008/11/linsopportabile/index.html?s=n2008-11-05


 

domenica, novembre 02, 2008

La terra trema!

Prendo a prestito il titolo di un film per segnalare un preoccupante aumento dell'attività tellurica in svariate zone del globo terracqueo. Gli esperti cercano di non seminare il panico, ma una rapida ricerca con Google-News ci fornisce i risultati sottostanti.

(Nota: ottobre e novembre sembrano essere mesi particolarmente "hot" dal punto di vista sismico...)

laterratrema_703

31 ott 2008
E' stato un vero e proprio sciame sismico quello che ha investito mercoledì mattina la regione pakistana del Balochistan, al confine con l’Afghanistan. Tre scosse di intensità superiore a 6 gradi Richter hanno devastato una regione già povera e martoriata dalla guerra e dal terrorismo islamico, radendo al suolo le povere case di fango e legno e danneggiando tutte le principali vie di comunicazione e le infrastrutture.
Già nell’ottobre del 2005 il Pakistan Nord-occidentale è stato colpito da un tremendo terremoto, che ha causato più di 73.000 vittime e devastazioni in un’intera regione.

31 ott 2008
Commemorazione all’interno del cimitero di Avellino - si ricordano le vittime del terremoto del 23 novembre 1980

31 ott 2008
Sono passati sei anni dal terremoto del Molise che - tra il 31 ottobre con inizio alle 11.32 e il 2 novembre 2002 - provoco' la morte di 30 persone.

31 ott 2008
Un’equipe di Medici Senza Frontiere ha raggiunto l’area di Ziarat, la zona più colpita dal terremoto, dove la potenza del sisma ha distrutto la maggior parte delle case costruite con il fango, costringendo la gente a dormire all’addiaccio. Circa 150mila persone vivono nel distretto di Ziarat, situato in una vasta area montagnosa a 75 km a nord di Quetta, con circa 50mila individui gravemente colpiti.

31 ott 2008
Una replica di terremoto di magnitudo 5,0 ha scosso il sud-ovest del Pakistan, vicino alla città di Quetta, tre giorni dopo il forte sisma che ha provocato la morte di oltre 300 persone e migliaia di senzatetto. Per il momento non si hanno notizie di danni a persone o cose.

31 ott 2008
Un forte sisma di magnitudo 6,0 sulla scala Richter si è verificato al largo della Papuasia Nuova Guinea. Lo ha reso noto l'Istituto Geofisico Americano (USGS), senza indicare, al momento, vittime o danni materiali. L'epicentro della scossa sottomarina è stato localizzato a 685 km a nord di Port Moresby, la capitale della Papuasia Nuova Guinea, mentre il suo ipocentro è stato individuato a 10 km di profondità.

31 ott 2008
Un forte terremoto ha scosso la notte scorsa la parte sud-occidentale del Pakistan, nella provincia del Belucistan ai confini con l'Afghanistan, facendo almeno 190 vittime, ma il bilancio è ancora incerto, poiché molti villaggi non sono stati ancora raggiunti dai soccorritori e centinaia di case, per lo più fatte di mattoni di fango, sono distrutte o danneggiate. La commissione U.E. è pronta ad inviare aiuti. Secondo le autorità locali il sisma, di magnitudo 6,4 sulla scala Richter, avrebbe provocato non meno di 190 vittime. L'epicentro è stato calcolato dai geologi dell'Istituto di Geofisica Americano a 15 km di profondità nella zona a nord-est di Quetta, capoluogo di provincia del Belucistan, 640 km a sudo-vest di Islamabad.

29 ott 2008
E' stato rivelato un sisma di magnitudo 5,4 che ha avuto come epicentro la città di Los Angeles.

29 ott 2008
Sono passati poco più di tre anni dal terremoto che l'8 ottobre del 2005 devastò il Pakistan nella regione del Kashmir, al confine con l'India, facendo oltre 73 mila morti, quasi 70 mila feriti e tre milioni di senzatetto. Il sisma, del grado 7,6 della scala Richter, si verificò alle 8,50 ora di Islamabad. Interi villaggi delle zona montagnosa a nord-est della capitale vennero letteralmente rasi al suolo. Anche a Islamabad un complesso residenziale di lusso, il Margala Tower, crollò uccidendo decine di persone. Fra queste c'era anche un italiano, Alberto Bonanni, 46 anni, friulano, insegnante all'ambasciata italiana.

27 ott 2008
Sicilia: scossa di terremoto
Messina - Per una decina di secondi, alle 11.56 di questa mattina, la parte Nord-Est della Sicilia ha tremato per una scossa di terremoto abbastanza violenta, di magnitudo 4 della Scala Richter.
Il movimento tellurico ha investito in particolare il Golfo di Patti. Secondo gli esperti, l'epicentro del sisma si troverebbe sulle montagne della costa fra Castroreale Terme e Marchesana Lido alla profondità di 4,3 chilometri.

23 ott 2008
Un evento sismico e' stato avvertito dalla popolazione nella provincia di Cuneo. L'epicentro e' stato localizzato tra i comuni di Aisone, Demonte e Vinadio. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o cose. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l'evento sismico si e' verificato alle 5,06 con una magnitudo di 3.9.

23 ott 2008
Un terremoto di magnitudo 3.9, come riporta un bollettino dell'U.S. Geological Survey, si è verificato nel Nord Italia, in Piemonte, ai confini con la Liguria.

20 ottobre 2008
Dolomiti: crollo su Pale S. Martino originato da un terremoto.
Potrebbe essere stato originato da un evento sismico il crollo roccioso verificatosi domenica mattina sulle Pale di San Martino...

20 ottobre 2008
Indonesia: terremoto di 6,5 gradi della scala Richter. Il sisma ha colpito l'isola di Sulawesi nell'arcipelago indonesiano. E' stato registrato alle 13 ora locale al largo dell'isola, a un centinaio di chilometri dalla città di Toli-Toli, 350 km a nord-ovest da Palu.
Momenti di paura, sopratutto a Toli-Toli, dove la gente è corsa fuori dagli edifici in preda al panico, ma al momento non sono segnalate né vittime né danni.

18 ott 2008
E' a New York la delegazione della Regione Calabria per il meeting che il prossimo 20 novembre si terrà alla Columbia University in occasione della ricorrenza del centenario del terremoto di Reggio e Messina (1908).

18 ott 2008
Nel 2008 si è cercato di risolvere il problema dell’acqua per irrigazione nel Fucino con l’apertura di 5 pozzi, realizzati dalla Regione Abruzzo. L’iniziativa, pur lodevole negli intenti, purtroppo suscita molte perplessità.
Già il terremoto del 1915 fu causato dallo scombussolamento dell’equilibrio idrogeologico e noi oggi, se non ci fermiamo, stiamo forse causandone un altro ancora ...

16 ott 2008
Terremoti: lieve scossa anche in Friuli.
La settimana scorsa in Veneto, nel weekend in Alto Adige, ieri in Friuli Venezia Giulia e stamattina di nuovo in Friuli e Veneto. Sembra che il Nord-Est del paese sia vittima di movimenti tellurici a ripetizione.
Erano circa le 7 di questa mattina quando la terra ha tremato tra Veneto e Friuli. Il sisma è stato di magnitudo 2.5 gradi Richter. L'epicentro fra i comuni di Erto e Casso, Cimolais e Claut, in provincia di Pordenone.

13 ott 2008
Paura per Clooney e McGregor: Terremoto sul set a Puerto Rico. Come riporta The Sun, la scossa ha raggiunto il sesto grado della scala Richter, ma fortunatamente sia tra la troupe che tra gli abitanti non si segnalano vittime.

12 ott 2008
Perugia - L'Umbria è sempre sotto minaccia di terremoti. Lo dimostra la lieve scossa registrata questa mattina tra le province di Perugia e Terni. E' stato intanto firmato il protocollo d'intesa per il consolidamento e il restauro dell'area pubblica monumentale della frazione di Mevale, distrutta dal terremoto che nel 1997 colpì le Marche e l'Umbria.

12 ott 2008
Russia: terremoto nella penisola della Kamchatka - Nessun danno a cose o persone. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Ria-Novosti, un terremoto di magnitudo 4.4 della scala Richter si è verificato nella notte vicino alla costa est della penisola della Kamchatka. I geofisici dell'Accademia russa di scienze hanno reso noto che l'epicentro è stato individuato a 80 km di profondità sotto il livello del mare, nella baia di Kronotski, ma hanno anche assicurato che per ora non c'è alcun allarme tsunami. Non si sono verificati danni a cose o persone.

11 ott 2008
Russia/ Cecenia: sale a 13 morti e 105 feriti il bilancio del terremoto. Lo ha annunciato un portavoce del ministero russo, secondo il quale, dopo che la terra ha tremato, 52mila persone sono rimaste senza elettricità.

10 0tt 2008
Richard Long (uno dei massimi artisti inglesi, riconosciuti internazionalmente fin dagli Anni Sessanta soprattutto per aver esteso le capacità della scultura oltre i metodi e i materiali tradizionali) installerà a Gibellina l’opera "Circle of life", a dieci anni di distanza da quella esposta ai Cantieri Culturali della Zisa di Palermo, una composizione a forma di ruota in perlato di Sicilia. Prosegue, intanto, nel territorio della stessa Gibellina, a poca distanza dall’opera di Richard Long, l’attività che Riso, nell’ambito del progetto 5venti, ha coordinato per il restauro del Grande Cretto di Alberto Burri, un sudario di cemento bianco, realizzato tra gli anni 1985 e 1989 sulle rovine della vecchia Gibellina distrutta dal terremoto del 1968, interessando un’area di circa 65.000 mq di superficie.

10 ott 2008
Durante il suo tour in Cina, la cantante Avril Lavigne ha anche visitato i bambini della provincia di Sichuan, zona fortemente colpita dal terremoto dello scorso maggio...

9 ott 2008
Due scosse da 3,2 e 2,6 gradi della scala Richter a Montebelluna e Oderzo. Doppio evento sismico nella Marca: una scossa di terremoto di magnitudo 2.6 gradi della scala Richter e un'altra di magnitudo 3,2 hanno colpito nell'arco di un giorno la provincia di Treviso.
La terra ha tremato la prima volta mercoledì sera poco dopo le otto: l'epicentro del terremoto  è stato localizzato nella zona di Oderzo, a Piavon. Secondo i rilievi effettuati, il sisma ha avuto una magnitudo di 2,6 della scala Richter ed è durato poco più di un minuto.
A segnalare il "miniterremoto" è stata la Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia. Dalle verifiche effettuate, al momento non risultano danni a persone o a cose.

8 ott 2008 
Ieri l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, in collaborazione con le autorità, l’Ufficio delle Nazioni Unite per la Coordinamento degli Aiuti Umanitari e la sede locale delle Nazioni Unite nel Kyrgyzstan, hanno inviato una prima spedizione di 400 materassi e 1.500 coperte dal magazzino di Osh, per aiutare le vittime del forte terremoto che ha colpito la remota regione montuosa del Kyrgyzstan, preesso il confine con il Tajikistan e la Cina, domenica notte.

7 ott 2008
Il terremoto che nel luglio 2007 danneggiò la centrale nucleare giapponese Kashiwazaki-Kariwa, la più grande del mondo, ha convinto l'Aiea a creare un centro protezione antisismica centrali.

7 ott 2008
Centro sismologico di Grottaminarda: inaugurazione il 23 novembre. Tale data non è solo la ricorrenza del terremoto in Irpinia del 1980 ma è anche l'inizio della ricerca sismologica in Italia in maniera più approfondita.

6 ott 2008
Il Kirghizistan meridionale è stato colpito da un terremoto di magnitudo 6,6 della scala Richter. Lo riferisce l`agenzia stampa russa `Interfax`. Oltre 90 i morti, tra cui molti bambini.

6 ott 2008
E' di almeno 30 morti il bilancio provvisorio del terremoto di magnitudo 6,6 della scala Richter che ha colpito il Tibet.


     ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

    MAPPA DEGLI ULTIMI FORTI TERREMOTI (con Google Maps)

                   earthquake_399

 

Bundesliga - Il Wolfsburg perde in trasferta...

... e stavolta c'era pure Zaccardo

A Leverkusen, sconfitta per 0-2 del Wolfsburg nell'anticipo di venerdì. I "Lupi" hanno schierato in difesa Barzagli - che ancora una volta ha giocato l'intera partita - e Zaccardo, il transfer più caro nella storia del Wolfsburg - che è stato sostituito al 69'. I ragazzi di Magath non sono riusciti a far fronte alla pressione dei padroni di casa, che nel secondo tempo sono andati a segno con Barnetta (57') e Kießling (65').
A proposito di italiani nella Bundesliga: il Leverkusen è allenato da Bruno Labbadia, figlio di nostri connazionali emigrati...


Nell'immagine d'archivio: Toni e Ribery. Anche in questo turno l'attaccante italiano del Bayern non ha giocato, per via di un infortunio.

Ancora una vittoria per il Bayern allenato da Klinsmann: 3-1 sull'Arminia Bielefeld con un'ennesima prestazione eccellente di Frank Ribery, autore peraltro di un goal - il secondo. Di Klose la prima marcatura; di Podolski, su rigore, la terza. Il Bielefeld era riuscito a pareggiare momentaneamente con Wichniarek - anche lui su rigore.

E la matricola-sorpresa Hoffenheim? I giocatori del "mister" Rangnick, superati venerdì in vetta alla classifica dal Leverkusen, hanno dilagato contro il Karlsruhe, con due doppiette a firma dei soliti Ibisevic (15', 75') e Ogbuke (67', 78'). E pensare che gli ospiti si erano illusi, dopo aver pareggiato con Freis al 20'! Lo sgargiante 4-1 riporta la provincialissima squadra dell'Hoffenheim (la cittadina conta poco più di 3.000 abitanti) in testa alla graduatoria della Bundesliga.


Risultati dell'11sima giornata

Bayer Leverkusen - Wolfsburg 2-0 (giocata venerdì)
TSG Hoffenheim - Karlsruher SC 4-1
Cottbus - Schalke 04 0-2
Hannover - Amburgo 3-0
Stoccarda - Colonia 1-3
Werder Brema - Hertha Berlino 5-1
Bayern Monaco - Arminia Bielefeld 3-1
Borussia Dortmund - VfL Bochum (domenica alle ore 17)
Moenchengladbach-Eintracht (domenica alle ore 17)


Classifica

1 TSG Hoffenheim 25 punti
2 Bayer Leverkusen 24
3
Bayern Monaco 21
4 Schalke 04 20
5 Amburgo 20
6 Hertha Berlino 18
7 Borussia Dortmund 17
8 Werder Brema 16
9
Wolfsburg 16
10 Stoccarda 16
11 Colonia 16
12 Hannover 12
13 Eintracht Francoforte 9
14 Karlsruher SC 9
15 Arminia Bielefeld 8
16 VfL Bochum 7
17 Moenchengladbach 7
18 Cottbus 6



domenica, ottobre 26, 2008

Il Wolfsburg perde a Monaco di Baviera

2-4 il risultato finale, con i bavaresi (oggi senza Luca Toni, infortunato) dapprima in svantaggio di due reti davanti al proprio pubblico e poi capaci di farne ben quattro a Benaglio, portiere svizzero del Wolfsburg.



I "Lupi Verdi" della Bassa Sassonia hanno schierato come sempre Barzagli in difesa, mentre Zaccardo (l'acquisto più caro nella storia del club) continua a guardare le partite dalla tribuna. La tattica adottata dal trainer Felix Magath (ex Bayern) è quella di un'"offensiva controllata" (alla Otto Rehagel, per intenderci) e ciò dà i suoi frutti: in una veloce azione, l'attaccante bosniaco del Wolfsburg Edin Dzeko si fa atterrare in area da Demichelis e il sacrosanto rigore viene trasformato dal bomber brasiliano Grafite (è quello a sinistra nella foto in alto). E' il 13'. Venti minuti dopo, lo stesso Dzeko raccoglie un cross di Riether e insacca alle spalle di Rensing, gelando la gremita Allianz Arena.


E' solo in questo momento  che il Bayern si risveglia dall'oblio. Il ritrovato Ribery, reduce da un lungo stop per infortunio, accorcia con un tiro da 20 metri. Nella ripresa, i padroni di casa sono più decisi: segno che Klinsmann ha usato negli spogliatoi toni duri. Van Bommel insacca di testa al 54' riprendendo una respinta di Benaglio su tiro di Klose. Al 63' Ze' Roberto può crossare indisturbato e Borowski segna dopo che Klose manca il pallone. Il Wolfsburg non riesce più a creare un'azione degna di nota e la sua difesa sbanda paurosamente. Il Bayern domina e segna per la quarta volta poco prima del fischio finale con Schweinsteiger che sfrutta l'ennesimo traversone in area di Ze' Roberto.



In classifica, risalgono i bavaresi, mentre il Wolfsburg rimane comunque nella parte alta. Il sorprendente Hoffenheim, che nel posticipo domenicale giocherà contro l'Amburgo, sogna di riconquistare il primo posto... ma sarà dura!  


 


Classifica Bundesliga


1 Leverkusen  18 
2 Hamburg  17
3 Hoffenheim  16
4 Bayern  15
5 Schalke  14
6 Berlin  14
7 Wolfsburg  13
8 Bremen  13
9 Stuttgart  13
10 Dortmund  13
11 Köln  13
12 Frankfurt  9
13 Karlsruhe  9
14 Hannover  9
15 Bochum  7
16 Bielefeld  7
17 M'gladbach  7
18 Cottbus  5

mercoledì, ottobre 22, 2008

Rivolta studentesca...

... come 40 anni fa


Cortei. Mobilitazione in tutta Italia. Sit-in in Rettorato. Scontri tra studenti e polizia a Milano... Mi stropiccio gli occhi, credendo di essere stato ricatapultato nel passato, e più esattamente nel '68, forse a causa di uno di quei vortici spaziotemporali che gli scrittori di fantascienza sono così bravi a raccontare. 


Ma quanto deve essere asinino un governo per causare un tale sconquasso?


 Chiunque diventi ministro a quanto pare deve per forza inventarsi una riforma, e quella della Gelmini è talmente folle che non poteva che scatenare il putiferio. Domanda: era tutto pre-programmato (magari per tenere in allenamento i manganellatori in uniforme) oppure ogni cosa è frutto di miopia mentale, di mera incompetenza, mista magari a un po' di psicopatia? Lei, Maria Stella, va avanti decisa, e intanto la protesta sale di tono ogni giorno di più. Il bello è che la Ministra (insieme a più di un giornalista) per giustificare le sue "trovate" prende ad esempio la Germania, Paese dove la situazione della pubblica istruzione è catastrofale, e non da adesso (i "cervelloni" al servizio della Merkel stanno "ristrutturando" ogni cosa facendo arrabbiare genitori, alunni e corpo insegnante - possibile che chi va al potere non debba lasciar lavorare in pace, sulla base delle pur sgangherate leggi preesistenti, chi è capace di farlo?), ma già dai tempi di Schroeder, con i tagli alle spese che spinsero decine di migliaia di studenti insieme ai loro docenti a protestare nelle piazze di tutte le più grandi città. Ma è chiaro: poiché gli italiani vengono mal informati persino sui vicini europei, le nostre cariche governative si appellano a ogni pie' sospinto ai "miracoli" delle istituzioni tedesche e francesi pur di far passare le loro scriteriate riforme. Una volta per tutte: in Germania e in Francia non funziona più un bel cavolo, e non da oggi ma dagli Anni Ottanta-Novanta. Ricordate quant'erano leggendarie - a ragione - le Poste e le Ferrovie della Bundsrepublik? Ebbene, tali modelli di precisione e puntualità fanno ormai parte del passato. Di quello remoto. Sono state pivatizzate e quindi condannate allo sfascio. Lo stesso dicasi di tutti gli altri servizi che furono già pubblici (sanità in primis: pregate di non dover mai farvi curare in Francia e/o Germania se non siete benestanti!). I cittadini francesi e tedeschi stanno malissimo, la loro classe media è tra le più disagiate d'Europa, la povertà imperversa... Si tratta di due nazioni che, forse ancor prima delle altre tra quelle del nostro continente, sono cadute nelle grinfie dei mafiosi della globalizzazione, ovvero delle mani longae del "liberismo" più sfrenato. Quindi, signori, smettetela di citarle come esempio. Il federalismo tedesco? Mein Gott, non ne parliamo proprio! Con la riforma costituzionale del 2006, insieme alla deroga di "maggiori competenze" ai Laender il governo centrale ha affibbiato loro anche maggiori oneri fiscali (la riforma, è palese, mirava proprio a ciò). Tutto a spese di quei cittadini che pagano le tasse perché hanno ancora un lavoro (ma diventano sempre di meno; precariato e disoccupazione impazzano). La Germania boccheggia, la Francia (il cui settore terziario, quello dei servizi, occupa ben il 72% della popolazione attiva) è assolutamente moribonda... Prenderle come modelli è buttare fumo negli occhi degli italiani.


Ma torniamo alla scuola - o, come vorrebbe la Gelmini, "squola". Leggo:


Padova, mobilitazioni in città. All'Istituto di Astrofisica Spaziale di Bologna le trasmissioni sono momentaneamente sospese, lasciando spazio ai ricordi di un passato in cui, per quanto poco, il nostro Paese alla ricerca sembrava ancora crederci. Roma: gli enti di ricerca in piazza. Protesta all'ateneo di Palermo. Pisa, lezioni in piazza dei Miracoli. Cagliari, i ricercatori precari del INN-CNR intervengono durante un Assemblea d'Ateneo esponendo le conseguenze della legge 133 e le proposte per manifestare il disappuntoTorino, 30.000 in piazza. Firenze, il funerale dell'Università - protestano in 40.000. Roma, corteo a San Giovanni. Roma, Sapienza vs Gelmini...


 







E la protesta monta su Internet: c'è un vero e proprio boom di blog e siti "anti"!


Ecco una "piccola" lista di siti in cui si dice no al DL133/08, cioè alla riforma Gelmini. - Buon divertimento!



domenica, ottobre 19, 2008

Inter-poker!

L'uragano Inter si abbatte sulla Roma ed innesca la svolta (forse decisiva) del campionato. 

 Ibrahimovic, autore di una doppietta

Straordinaria prova di forza dei Nerazzurri. Totti, che gioca due terzi di gara, fornisce una prestazione generosa però da solo non basta. Bene anche il gigante biondo Riise, ma per Spalletti le difficoltà consistono nella mancata sincronizzazione di difesa e centrocampo.


ROMA - INTER 0 - 4
ROMA: Doni, Cicinho, Loria, Juan, Riise, De Rossi, Aquilani, Taddei (30' st Okaka), Perrotta (32' st Brighi), Vucinic, Totti (24' st Menez). In panchina: Artur, Pizarro, Tonetto, Montella. Allenatore: Spalletti.

INTER: Julio Cesar, Maicon, Cordoba, Chivu, Zanetti, Stankovic (33' st Dacourt), Cambiasso, Muntari, Obinna, Ibrahimovic (38' st Cruz), Quaresma (24' st Mancini). In panchina: Toldo, Adriano, Samuel, Balotelli. Allenatore: Mourinho.

ARBITRO: Rizzoli di Bologna.

RETI: 5' pt Ibrahimovic, 2' st Ibrahimovic, 9' st Stankovic, 11' st Obinna.

NOTE: ammoniti: Vucinic, Chivu. Angoli 10-7 per l'Inter. Recuperi: 1' pt e 3' st.

Classifica: Inter 16, Napoli Udinese e Catania 14, Lazio Milan Fiorentina e Atalanta 13, Genoa e Palermo 12, Juventus e Lecce 9, Siena 8, Roma 7, Bologna e Chievo 6, Torino 5, Sampdoria e Cagliari 4, Reggina 2.

 

lunedì, ottobre 13, 2008

Kundera fu una spia dei Rossi

E così crolla un altro mito. Milan Kundera, autore del bestseller L'insostenibile leggerezza dell'essere (1985), collaborò in gioventù con la polizia segreta del regime comunista. Correva il 1950 e, per colpa di una sua denuncia, un 24enne fu condannato a ben 22 anni di carcere. E' quanto riporta lo storico Adam Hradlinek in un suo articolo apparso sulla rivista Respekt, citando il rapporto della polizia 624/1950: "Oggi verso le 16:00, uno studente, Milan Kundera, nato il 1 aprile 1929 a Brno (...) si è presentato a questo dipartimento per riferire che una studentessa deve incontrarsi in serata con un certo Miroslav Dvorácek... Quest'ultimo ha apparentemente disertato dal servizio militare".


In effetti nel 1948 Dvorácek aveva lasciato la sua unità attraversando illegalmente la frontiera con la Germania. Condannato ai lavori forzati in una miniera di uranio, fu liberato soltanto nel 1963, quando Kundera aveva già pubblicato i suoi primi libri. Oggi l'uomo vive in Svezia. Di recente ha avuto un infarto.


 Milan Kundera si è rifiutato di fornire un commento a queste gravi accuse sul suo conto.
Lo scrittore in gioventù fu comunista convinto, poi, negli Anni Sessanta, passò con i riformisti. Dopo la Primavera di Praga, il Partito gli vietò ogni apparizione in pubblico. Nel 1975 si trasferì in Francia.

domenica, ottobre 12, 2008

'Statemi bene, e grazie...'








Statemi bene, e grazie per il caffè

Statemi bene, e grazie per il caffè


                     (racconti)


Su Lulu.com  - www.lulu.com

              Stampa: €9.00


              Scarica: FREE


I testi: Il precario - Sciabazz: critiche letterarie - Bar du Champs Jacquet - Bifocale - Giona e l’assurdo della vita - L'ultimo consulto - La casetta a Hafeld - Rap Fiction




         Fai il download di 4457880.pdf Fai il download gratuitamente


sabato, ottobre 11, 2008

Jörg Haider - 'The swine is dead'

"E' morto il porco - das Schwein", come hanno scritto impietosamente molti visitatori della homepage del quotidiano viennese Der Standard , tanto che i responsabili del sito si sono visti costretti a chiudere l'apposita sezione del forum.


Molti di più sono comunque i riconoscimenti per l'uomo e politico Haider e le testimonianze di dolore per la sua improvvisa scomparsa.



Il 58enne politico austriaco si è spento nelle prime ore della mattinata. Si trovava da solo a bordo della sua automobile di servizio, una Volkswagen Phaeton, quando, dopo un sorpasso, la vettura è uscita fuori strada, andando a sbattere contro un pilone di cemento. L'incidente è avvenuto a sud di Klagenfurt, capoluogo della Carinzia, e più precisamente al'ingresso della località Lambichl, poco distante dal confine sloveno. Haider è spirato in seguito alle gravi ferite riportate al capo e al torace.



La sua è stata una vita da reazionario e razzista. Figlio di una coppia che ha vissuto con entusiasmo gli anni del nazismo, Haider ha cavalcato con successo per almeno vent'anni l'onda della xenofobia, molto forte in Austria - similmente che in Germania. Eclatanti i suoi attacchi verbali contro stranieri ed ebrei. Nel 1991 dovette dimettersi da governatore della Carinzia per aver lodato nel parlamento del Land, di cui era "Capitano" (Presidente di Regione), "la giusta politica di occupazione nel Terzo Reich".


Il suo ritorno alla politica è avvenuta all'insegna di un "ripensamento di strategie". Haider aveva capito che in una democrazia è impossibile conquistare il potere sostenendo tesi estremamente reazionarie, e così aveva smorzato i toni, divenendo un "politico populista" e, in fatto di economia, abbracciando addirittura posizioni keynesiane, e dunque sinistrorse. "Il nazismo? La dittatura più criminale che si è mai vista sulla Terra" è arrivato a dichiarare. Nelle elezioni parlamentari dello scorso 28 settembre, il suo BZÖ ha potuto raggiungere l'11% dei voti, che, insieme ai voti dell'altro partito della coalizione di Destra, l'FPÖ, significa un totale di 29%: la terza forza politica in Austria, subito dopo la Volkspartei e il Partito Socialdemocratico. Una vera "rivoluzione di palazzo".


Non appena si è sparsa la notizia della sua morte, neonazisti e simpatizzanti hanno immediatamente fatto di lui un martire. Su Internet pullulano già le voci che ipotizzano uno "Staatsmord", un omicidio premeditato da parte di determinati circoli governativi.

venerdì, ottobre 10, 2008

Ferrara Edizioni: numero 'Aleph' di una nuova collana

Pubblicato il primo numero di Inside GHoST



La Ferrara Edizioni annuncia l'uscita del volume "Aleph" (o numero zero) della collana "Inside GHoST".


Dopo oltre dieci anni di attività prevalentemente dedicata al fantastico, Club GHoST (ora fuso con l’Associazione Culturale Area 31) insieme a Ferrara Edizioni lancia il progetto Inside GHoST, una speciale collana editoriale dai contenuti misti (narrativa e saggistica in primo luogo) correlata sia al portale ePress che ai concorsi organizzati da Area 31 e Ferrara Edizioni.

Da un’idea originale di Massimo Ferrara, Inside GHoST pone come obiettivo principale quello di realizzare agili volumi dai contenuti più svariati, dei libri in sostanza che come argomenti non si limitino alla sola narrativa ma che offrano anche qualcosa di più tra saggistica, poesia, recensioni, dossier, figurazioni, ecc. Oltre al cartaceo poi il progetto Inside GHoST attraverso il portale ePress mette a disposizione ulteriori contenuti extra che potranno essere consultati da coloro che acquistano i volumi originali della collana.



Fuori dunque Aleph, il primo numero presentato in esclusiva da Peter - franc’O’brain - Patti:

 


A volte, ascoltando un pezzo musicale, sentiamo la nostra anima "involarsi". O, come scrisse Edgar Lee Masters in 'Francis Turner' (nell'Antologia di Spoon River): "Mentre la baciavo con l'anima sulle labbra / l'anima d'improvviso prese il volo." Volenti o nolenti, in questi speciali momenti ci ritroviamo (tele)trasportati in una dimensione alia, in un differente cosmo, e nella nostra mente si affaccia un quesito: "Che cos'è più reale: la presunta realtà o ciò che appare come una fola, un puro prodotto di fantasia?"





domenica, ottobre 05, 2008

Il precario

La ruota gira, gira, gira... Sopra c'è il cielo di un blu ellenico, segato dalla 'silhouette' di un uccello che stride; sotto ci sono fili d'erba elettrici, e anch'essi stridono. E la ruota gira, gira...

Quel giorno, uscendo, Vanz [Venanzio] ebbe un trip bestiale: vide gente attaccata a strani aggeggi, forse minicomputer con cuffie. Non capì. Probabilmente non avrebbe mai capito. Uguale se si trattava di apparecchi comunicatori o per la ricezione di musica: lui non avrebbe mai permesso che il suo cervello venisse shakerato da tanto elettrosmog in una sola volta. Aveva, del resto, altri problemi. Ma non era il solo, come gli suggerì il suo trip: altri si affrettavano verso un appuntamento non dissimile da quello verso cui lui stava andando, in un qualche ufficio-sgabuzzino del Centro Controllo Lavoro. Alcuni - i più, in verità - gironzolavano a coppie o a gruppi, fermandosi ogni tanto di botto per tirare fuori l'aggeggio portatile e gettare uno sguardo al display.
Mentre raggiungeva l'automobile, Vanz si volse indietro: aveva l'impressione che qualcuno lo pedinasse, e che quel qualcuno non potesse essere altro che il suo amico o presunto tale Dario. Si fermò addirittura per scrutare meglio tra le facce e non-facce, tra i corpi e gli ectoplasmi che affollavano le strade. Ma di Dario nessuna traccia. E perché poi l'amico o presunto tale avrebbe dovuto seguirlo? Lo ignorava. Presumibilmente la sua era solo paranoia, l'inizio di qualche forma di pazzia...
Entrò nel Centro Controllo Lavoro pensando a Dario, che tra l'altro abitava a due passi da lui, e a come Dario per anni avesse fatto il filo a Rosalba, prima che lei si decidesse a mettersi con Vanz. L'amico o presunto tale non sembrava averne fatto un dramma. "In fondo è una fortuna che stia con te anziché con qualche stronzo idiota" aveva commentato. In diverse occasioni erano persino usciti insieme, tutt'e tre, e Dario aveva riso e scherzato; per strada, in pizzeria... Parevano ormai secoli! Dario era sempre stato pronto ad accompagnarli in macchina qua e là... Aveva, insomma, allargato sui due innamorati le sue benevole ali, ali leporelline. Ma Vanz aveva notato nell'amico o presunto tale attimi di perplessità astio rancore. Quello lì aveva ali pipistrelline, piuttosto, altroché! Aveva colto, soprattutto negli ultimi tempi dell'idillio o presunto tale, sguardi sfuggevoli tra Dario e Rosalba...
- 45! - urlò la voce dell'impiegata.
Era il suo numero, ma non si mosse.
- Che c'è? Cos'hai? Stai male? - gli chiese qualcuno. Quel qualcuno, insieme ad altri individui presenti nella vasta, fredda sala d'attesa del CCL, Centro Controllo Lavoro, puntò gli occhi addosso a Vanz. Lui, che aveva bretelle stars-and stripes e un berretto con su scritto 'I love N.Y.', non diede risposta. Se ne stava sulla sua sedia a stringere tra le dita il bigliettino con il numero che avevano appena chiamato.
- Ma cos'ha? - chiese l'impegata facendo capolino dalla porta, rivolta agli altri disoccupati in attesa.
- La vita lo ha stancato - rispose un uomo sui cinquant'anni; lui stesso aveva un volto che esprimeva rassegnazione.
- Se è stanco, dovrebbe tornarsene a dormire - osservò la donna, acida. Poi ripeté, istericamente: - 45!
Vanz continuò a non muoversi.
- 46! - esclamò allora lei, e un altro disgraziato, sventolando il bigliettino corrispettivo, si mosse verso la porta aperta.
L'impiegata lo fece entrare e l'uscio sbatté.
Il cinquantenne sospirò, alzandosi. Pian piano, si avvicinò al pallido ragazzo che, tra i risolini, gli sbuffi e i commenti ironici dei vicini di sedia, proseguiva a fissare inespressivo la parete dirimpetto, tappezzata con poster dall'aria vagamente sovietica che reclamizzavano i vantaggi di questa o quell'altra scuola professionale. - Tutto bene? - gli chiese il cinquantenne, ponendogli una mano sulla spalla.
Vanz sembrò non udire. Ma avvertì il contatto di quella mano e, spettralmente, si sollevò e si incamminò verso l'uscita.
- Ehi, ma dove...?
Fuori era estate. Tanto sole e un leggero vento. La città brulicava di presenze variopinte. Soltanto la facciata del palazzo in cui era locato il CCL si innalzava grigia e cadaverica. Il ragazzo si trascinò come trasognato lungo un marciapiede in ombra, fino a raggiungere l'auto parcheggiata. Tirò fuori le chiavi da una tasca dei calzoni, aprì la portiera e, toltosi il berretto, si mise al volante. Per una buona mezz'ora l'auto seguì il traffico del centro; poi si lanciò a manetta sulla superstrada, con i finestrini laterali abbassati.
120... 140... Poteva andare più veloce? Veramente non lo sapeva. Veramente questa non era la sua macchina: gliel'aveva imprestata suo padre. E veramente gli era indifferente sapere quanto indicava il contachilometri: tanto, non sarebbe mai stato tanto veloce da poter riacciuffare i suoi sogni.
Oh, e che sogni! Aveva delirato di un mondo tutto verde con il cielo azzurro e il mare pieno di pesci, e una capanna su una scogliera, e dentro la capanna lui e Rosalba, oppure un'altra ragazza come Rosalba. Una vita tranquilla, sana e, sopra a ogni altra cosa, al sicuro dalla 'longa manus' dei potenti. Invece...
Invece era stato catturato dagli ingranaggi del sistema. Dopo aver interrotto gli studi universitari per non dover più sentire suo padre lamentarsi di quanto gli costava mantenerlo, si era adoperato per trovare un lavoro, uno qualsiasi. Del resto, anche Rosalba aveva fatto pressione affinché lui si sistemasse. Quanti anni aveva avuto quando si era buttato a capofitto nello stravagante show della "vita"? 21, 22. Ora ne aveva 26. Aveva alle spalle un lungo precariato, con tutto quanto ne consegue: la vergogna, l'infamia e le offese dentro e fuori squallidi uffici che non servono a nulla. O, per essere più precisi, servono proprio a questo: a tenere a bada i perdenti cronici, a non far alzare troppo la cresta ad eserciti di illusi.
I suoi sogni: tutte frottole! Nessuno poteva aiutarlo. I cosiddetti consulenti delle agenzie interinali: personaggi truffaldini pieni di prosopopea. Amici ed ex commilitoni: narcisi che si approcciano al magma caotico dell’esistenza con l'entusiasmo di pasciuti zombi. Finanche quel buono a nulla di Dario era riuscito a "sistemarsi": faceva le consegne per una ditta di elettrodomestici e oggi era fiero possessore di una carta di credito.
Vanz non possedeva nulla e non aveva nessun posto dove andare. La "magione" paterna, in cui lui così malvolentieri si rifugiava dalle iniquità del mondo, non era che una una gabbia sospesa tra cielo e terra; ottavo piano di un casermone popolare, con il traffico della vicina circonvallazione che faceva tremare le pareti e onde di cherosene che arrossavano le nuvole impigliatesi sulle antenne, sui trasmettitori, sui ripetitori. Non aveva un bel niente. Nemmeno Rosalba era più presente (e forse, per davvero, a quest'ora lei e Dario formavano una coppia); il ricordo dell'amata: polvere di sborra sul maglione.
Ma c'è, o potrebbe esserci... qui, oltre la periferia della periferia... guarda quella prateria in miniatura, ad esempio!... c'è, o potrebbe esserci, in mezzo a questi flash che ogni tanto lui coglie con pupille tenebrose... un'oasi dove andare, dove nascondersi, per non dover più sentire il genitore chiamarlo "lavativo".
Occhieggiando nello specchietto retrovisore, si accorse che un furgone grigio gli si era attaccato alle costole, o più precisamente al cofano. Vanz accelerò sensibilmente per scrollarselo di dosso, ma il pedinatore non mollò la presa. Un senso di panico si impossessò di lui nel riconoscere la faccia che, dietro il parabrezza scuro, gli ghignava sardonicamente.
"Dario!"
Nessun dubbio ormai: la sua presunta paranoia aveva finalmente un nome. Ma che diavolo gli era preso al presunto amico, al compagno di giochi dell'infanzia, al vicino di casa che negli ultimi mesi, anzi anni, si era reso latitante e che probabilmente gli aveva soffiato la donna che prima Vanz aveva - in un certo senso - sgraffignato a lui? "Ce l'ha con me? Spia tutti i miei movimenti?"
Diede ancora più gas e dopo qualche minuto il furgone iniziò gradualmente a rimpicciolirsi nello specchietto.
"Uff! Maledetto...!"
Asciugandosi il sudore, tornò a concentrarsi sulla strada. Alla sua destra apparve all'improvviso un luogo straordinario, a lui sconosciuto: una cittadina, anzi un borgo; un borgo cristallino, sviluppato nel classico nucleo detto a “cuneo” o a “fuso d’acropoli” su uno sperone tufaceo, con il castello nel punto più alto a farne da testata.
Infilò l'uscita quasi senza rallentare. "Ecco il posto dove voglio vivere" si disse, percorrendo la salita. Un paese antico, quasi completamente tagliato fuori dai retaggi della modernità. Scegliersi come abitazione una baracca, per chiudersi in un fortilizio di sconoscenza voluta, in un silenzio denso come la melma...
All'improvviso, una curva a sinistra, nemmeno tanto stretta. Chiunque altro l'avrebbe imboccata agevolmente, ma non a 80 o a 100 all'ora.
La macchina si cappottò. Si ribaltò dapprima sull'asfalto, poi nel maggese. Una, due, tre volte. Il cranio di Vanz si infranse mentre la sua autovettura, o meglio l'autovettura paterna, si riduceva a un ammasso di lamiere contorte ancor prima di entrare in fase di rullaggio. Finalmente la macchina si fermò: stette per qualche secondo in sospensione cardanica e poi si capovolse con le ruote oscenamente all'aria.
Le folate di vento cessarono all'improvviso e subentrò una calma piatta, terrificante.
Mentre si rendeva conto di provare dolore in tutto il corpo, Venanzio vide qualcuno chinarsi su di lui. L'odioso ghigno di Dario gli stridette nel cervello insieme a un uccello che volava a bassa quota.
Singultò, un occhio spalancato che si beve il cielo, l'altro mezzo chiuso che fissa di sguincio i fili d'erba secca.
E intanto la ruota gira, gira, gira...

franc'O'brain (alias Peter Patti)

sabato, ottobre 04, 2008

Addio al Professor Parmaliana

Docente suicida, migliaia ai funerali
La figlia: "Le persone oneste si ricorderanno sempre di te"

Troppo piccola la chiesa dei Benedettini di Terme Vigliatore (ME) per accogliere le migliaia di persone che hanno reso l'estremo saluto ad Adolfo Parmaliana, il docente universitario che si è tolto la vita due giorni fa.


Il 50enne professore, docente di Chimica all'Università di Messina con un passato in PCI e DS, ha spiegato in una lettera i motivi del suo gesto, denunciando l'esistenza di una "cupola giudiziaria" che avrebbe messo a tacere le numerose denunce da lui fatte su mafia, sui rapporti degli amministratori locali con la massoneria e sul malaffare dei politici della provincia.


Sarà la Procura di Patti a dover chiarire le ragioni del suicidio. La lettera che Parmaliana ha scritto prima di lanciarsi dal viadotto dell’autostrada Messina-Palermo, e indirizzata al fratello, è stata acquisita dai magistrati che indagano su questa vicenda che ha scosso l’opinione pubblica messinese.


Secondo indiscrezioni, nel suo messaggio d'addio Parmaliana rivela un complotto che sarebbe stato ordito contro di lui e culminato con un recente rinvio a giudizio da parte della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto; l’accusa: diffamazione.


A seguirlo legalmente fino all'ultimo è stato l’avvocato Fabio Repici, il quale non usa mezzi termini: “Il professor Parmaliana si è sentito tradito dalla giustizia. Ha patito molto quel rinvio a giudizio, proprio lui che per una vita si è battuto contro il malaffare. E purtroppo in passato tante sue denunce contro amministratori vicini alle cosche mafiose sono passate inosservate”. Questo rinvio a giudizio per il docente ha rappresentato una punizione per le tante battaglie di legalità compiute negli ultimi anni anche contro ambienti della magistratura. Parmaliana era rimasto incredulo, stupito, deluso. Così come incredulo, stupito, deluso si sentiva nei confronti delle forze progressiste, più semplicemente del centrosinistra: da tempo ne denunciava lo scarso impegno sul territorio e sul fronte antimafia.


Un'amarezza politica, sociale, umana che sarebbe diventata così soffocante da spingerlo, l'altroieri mattina, a raggiungere con la sua BMW 320 il viadotto che sorge all'altezza di Patti, sull'autostrada che collega Palermo e Messina, per scegliere poi di gettarsi di sotto.


Adolfo Parmaliana era stato tra coloro che avevano propugnato lo scioglimento del Comune di Terme Vigliatore e, dopo che ciò era accaduto, aveva scoperto che i nuovi amministratori non erano molto migliori, npn erano molto più puliti dei precedenti. Invece di svolgere indagini approfondite sulle sue denunce, la Procura di Barcellona Pozzo del Gotto ha fatto finire lui sul banco degli imputati. Si tratta dunque di un'ennesima vittima di Cosa Nostra, e la sua fine non può che ricordare quella di Rita Atria.


Secondo l’avvocato Repici, la sfiducia nei giudici di Barcellona sarebbe stata tanta da indurre il docente a suicidarsi a Patti, in modo che le indagini finissero per competenza alla Procura di Patti anziché a quella barcellonese.

venerdì, ottobre 03, 2008

E allora? Salta! Ammazzati!

Popolino ha incoraggiato un suicida a farla finita


Lo scorso sabato, Shaun Dykes, 17enne studente di Derby (Inghilterra), si era arrampicato sul tetto di una parkhouse a più piani con l'intenzione di togliersi la vita.


Per tre ore, una squadra speciale della polizia ha cercato di convincere il giovane a desistere dal suo proposito, ma la loro operazione è stata disturbata da alcuni dei presenti che osservavano la scena, i quali hanno ripetutamente urlato a Shaun: "Dài, salta! Ammazzati! Facci vedere cosa sai fare!"






Purtroppo il 17enne alla fine ha dato retta a questi idioti, andando a spiaccicarsi sull'asfalto. Un portavoce della polizia si è detto sconcertato del comportamento inumano di parte degli spettatori. "Per quegli sfaccendati si è trattato di uno show gratis. Ciò che è successo sabato pomeriggio ci fa capire quanto sia malata la nostra società."

sabato, settembre 27, 2008

Klaus Kinski

Quando abitavo a Baldham, alla periferia orientale di Monaco di Baviera, ero solito passare davanti alla villa di Nastassja Klinski: Lei era giovane come me, ma già famosa. Tuttavia la sua celebrità era dovuta più al suo carettere ribelle che alla sua bravura di attrice. Dunque, almeno in questo era tutta suo padre. A me piaceva molto, sia perché sexy, sia perché aveva scelto di essere diva, sì, ma diva a modo suo.
La villa di Baldham era uno dei suoi tre-quattro rifugi sparsi nel mondo. Niente male per una ragazza di poco più di ventitré anni (ma sulla sua data di nascita le fonti sono contraddittorie...).


Un giorno udii alcune voci che provenivano da oltre il muro di recensione e mi arrischiai a gettare uno sguardo appoggiandomi al cancello. Nastassja prendeva il sole su una sedia a sdraio, in costume da bagno. Un'altra donna presente nel suo giardino vedendomi la avvertì: "Ein Gaffer!" ("Uno spione!) e aggiunse: "Sarà un paparazzo?".

 Non erano pochi i reporter scandalistici che ronzavano intorno all'attrice. Nastassja era appena reduce da un ennesimo "fattaccio": aveva dovuto scontare qualche giorno di detenzione nelle carceri tedesche per essersi ripetutamente servita di mezzi pubblici senza pagare il biglietto e per aver rifiutato di svolgere il servizio sociale presso un ospedale, pena riabilitativa a cui era stata condannata.
Nastassja Aglaja Kinski (così risultava all'anagrafe) sollevò la testa e, guardandomi da dietro gli occhiali da sole, disse: "Carino! Ma è ancora uno sbarbatello..."
Continuai per la mia strada sorridendo. In qualche modo era stato confermato un mio sospetto: e cioè che la ragazza non fosse del tutto groggy come sostenevano i media. Sapevo che prediligeva uomini anziani (aveva il complesso del padre) e a me era bastato un suo cenno e quelle parole per sentirmi felice. Di più del resto non osavo sperare, vista anche la mia posizione sociale (lavoravo in una pizzeria; scrivevo nottetempo, ma non avevo ancora pubblicato nulla: ero un piccolo emigrato italiano casualmente finito in una cittadina dove erano andati ad alloggiare numerosi protagonisti del jetset tedesco).


Cinematograficamente parlando, più che da Nastassja era affascinato dal genitore, Klaus (1926-1991). Mentre Nastassja era tra le attrici predilette da Wim Wenders (Falso movimento; Paris, Texas; Così lontano, così vicino), Kinski senior, l'"antidivo folle" per eccellenza, fu il pallino fisso di Werner Herzog.
 Klaus Nakschinski, in arte Kinski (era di origine polacca), ammirava talmente Dostoevskij, e in particolare L'Idiota, da aver battezzato la sua primogenita (della quale non si sarebbe mai occupato, come del resto avrebbe abbandonato al loro destino anche gli altri figli) con i nomi delle due donne amate dal principe Myškin: Nastassja e Aglaja.
Lui stesso avrebbe potuto benissimo essere un personaggio dostoevskiano. Depravato ma anche tenero, quasi infantile, mi sembra di rivederlo mentre, nel 1971, si atteggia a messia sul palco di un sovraffollato teatro berlinese, solo contro tutti, un Cristo sacrilego e profanatore, urlando blasfemità e aggredendo verbalmente chiunque gli capitasse a tiro.



Era il terrore e la delizia della stampa: non raramente le interviste terminavano con lui che insultava i giornalisti, bestemmiando e sputando. Nei talkshows si rifiutava di rispondere alle domande (tanto, erano sempre le stesse!) e rivolgeva pesanti apprezzamenti alle moderatrici.
  
 La sua giovinezza fu segnata dalla prigionia di guerra, da un soggiorno in manicomio e da una grave infezione alla gola in seguito a cui rischiò di morire. Si racconta che, per risparmiare i soldi dello specialista, Klaus si sarebbe estirpato l’infezione da solo, affondando nella gola la lama di un coltello. A 26 anni venne internato per tre giorni. Secondo gli psichiatri, quel giovanotto rappresentava "un pericolo pubblico". Nella sua cartella clinica (saltata fuori solo recentemente) si legge: "Diagnosi temporanea: schizofrenia. Conclusione definitiva: psicopatia". 
Durante quel periodo il giovane attore si innamorò perdutamente di una dottoressa che aveva il doppio dei suoi anni. Per poterla vedere, prese il vizio di entrare nella clinica senza permesso e di nascondersi dentro l'appartamento della donna, come un ladro o... un seviziatore. Gli psichiatri annotarono: "Secondo il suo racconto, i due si amano profondamente". Lei, invece, avrebbe provato solo un affetto materno per l'attore.


 Kinski, allora disoccupato, colto dalla disperazione e dalla gelosia tentò il suicidio assumendo tre fiale di morfina. Sopravvisse, ma poco tempo dopo ingurgitò una dozzina di compresse di sonnifero. Più di una volta si scagliò ferocemente contro la dottoressa, e fu tale gesto a farlo classificare come "pericolo pubblico". Tuttavia non si definì mai un pazzo, bensì un genio, e ciò ben prima di diventare una stella di prima grandezza della storia del cinema.
I medici della clinica berlinese Karl Bonhoeffer scrissero: "Dice di essere un attore ma non ha lavoro da più di un anno..."
 In effetti la sua carriera sarebbe decollata solo negli Anni Sessanta, acquisendo primi scampoli di popolarità interpretando figure di "tipi strani" nella serie tedesca di film basati sui mystery novels di Edgar Wallace. Recitò in oltre 130 pellicole (La guerra segreta, Per qualche dollaro in più, Dottor Zhivago, Se incontri Sartana prega per la tua morte, Sono Sartana, il vostro becchino... e non dimentichiamo che indossò i panni del "Doktor" Hugo Zuckerbrot in Buddy Buddy, spassosissima commedia con Walter Matthau e Jack Lemmon), rimanendo veramente indimenticabile però solo grazie ai ruoli assegnatigli da Werner Herzog: da Aguirre, furore di Dio (1974) a Cobra Verde (1987), attraverso Nosferatu (1978), Fitzcarraldo (1982) e un paio di altre opere cult del regista tedesco.

 


Sentimentalmente Kinski fu legato a tante donne, sposandosi quattro volte. (Nastassja nacque dal secondo matrimonio, quello con Ruth Brigitte Toecki.) Altrettante le separazioni, l’ultima nel 1989 dopo due anni al fianco dell’attrice italiana Deborah Caprioglio.
Il Paganini di Kinski, da lui stesso concepito e diretto (Herzog si rifiutò di girarlo), può essere inquadrato nella categoria "soft porn". E' pieno di belle donne che impazziscono alla sola vista del protagonista e si masturbano mentre pensano a lui... Un film confuso, inguardabile; ma si può dare ragione all'attore: in effetti, sono riconoscibili i parallelismi esistenti tra le sue più nere ossessioni e quelle di Paganini, "il violinista del diavolo".

Nella scandalosa autobiografia Ich bin so wild nach deinem Erdbeermund, colma di aberranti - e per certi versi esilaranti - scene pornografiche, Kinski scrisse: “Io sono il mio solo Dio, la mia sola giuria, il mio solo esecutore”.


Rimane impressa l’inquadratura finale del documentario di Herzog Kinski, il mio nemico più caro (Mein liebster Feind - Klaus Kinski; 1999): la farfalla tropicale che si posa sul volto di Klaus, rendendo meno tormentato il suo sorriso, che vorrebbe esprimere perfidia e arroganza ma tradisce la sua vera natura di bimbo sgomento e sofferente di solitudine.