domenica, marzo 22, 2009

Philip K Dick

"Things are seldom what they seem, / skim milk masquerades as cream": sono due versi dell'operetta di W.S. Gilbert H.M.S. Pinafore (1878). P.K.D. dedicò la sua vita alla compilazione di un unico, enorme romanzo (più di due milioni di parole) basato proprio su questo assioma. 45 titoli in tutto, frutti della "pazzia" di un genio.

Dopo aver seguito qualche lezione all'Università di Berkeley, decise di abbandonare gli studi o venne espulso. Per nutrire sé e sua moglie, nei primi anni della sua attività come scrittore comprava carne di cavallo in un piccolo negozio per animali, il Lucky Dog Petshop. Quella carne era destinata agli animali in gabbia...

Ipotizzò una "entità cerebrale collettiva" che a suo dire formerebbe "una vasta rete di comunicazione e informazione". E in molti romanzi inserì griglie comunicative semilegali (telefoniche o video-telefoniche) per comuni cittadini dediti ai più svariati passatempi - il gioco, il sesso... Di sicuro sarebbe rimasto affascinato da Internet.

Indimenticabili i suoi personaggi sospesi in stato di "semi-vita"
(Ubik).

Nella civiltà industriale vengono prodotti e consumati beni; nella civiltà postindustriale vengono prodotti e consumati immagini e informazioni. Dick lo aveva intuito già ai suoi tempi.



Amava la musica ed era un accanito collezionista di dischi. Provava inoltre una grande ammirazione per automeccanici, elettricisti e artigiani di ogni genere. Di motori si racconta tra l'altro in Un oscuro scrutare; Joe Fernwright, protagonista di Guaritore galattico, fa di mestiere il vasaio, e la Mary Anne Dominic di Scorrete lacrime è un'artista della ceramica: trionfo dell'homo faber.

Aveva sempre un occhio di riguardo per la cultura tedesca (cita scrittori, compositori classici, ma anche il nazismo e le vittime del medicinale Contergan). Bluthgeld, Lufteufel, Schoenheit, Vogelsang: questi i nomi di personaggi rispettivamente di Dr. Bloodmoney, Deus Irae e
Ubik.



To my wife Anne, without whose silence
This book would never have been written.

Così recita la sorridente dedica in The Man In The High Castle (La svastica sul sole). SF quale satira e critica del presente.

Fu amico di Poul Anderson e ammirò lo scrittore di SF polacco Stanislaw Lem.

Le droghe per Dick non sono una benedizione. Tutt'altro. Causano sempre Un indebolimento della volontà e della forza fisica.

To himself Emmanuel said, I am being poisoned. The vapors of her realm poison me and vitiate my will.
"You are wrong," Zina said.
"I feel less strong."
(Da: Divine Invasion)

Lo scrittore finì la sua vita in un crescendo di ansie e fissazioni, una tempesta interiore più assecondata che mitigata dalla fede cristiana, che aveva abbracciato nel mezzo del cammin di sua vita, dopo aver avuto un'altra delle sue apocalittiche allucinazioni.

Ma ora dobbiamo chiudere. Ci tocca scappare, per andarci a presentare da Mister Job per quel lavoro. Una speranza utopica...

Nessun commento: