domenica, aprile 15, 2012

L'Italia allo sfascio

Crolla la produzione industriale, mai così male dal 2009. Dopo i dati allarmanti di gennaio, l'ISTAT continua a certificare la recessione economica: -6,8 % su base annua.
Giù i settori dell’auto, il chimico e il tessile


Parlano di crisi globale ma è, ovviamente, una crisi indotta in primis dall'inefficacia, dall'incompetenza e - sì - dall'asineria dei nostri cosiddetti manager (leggi: imprenditori e loro consigliori). Esempi? Marcegaglia (che va a criticare addirittura il costume sessuale di Nilde Jotti, paragonando quella donna dolce e coraggiosa a una qualsiasi Nicole M.)... Marchionne... giù giù fino ai dirigenti delle più piccole industrie con il loro puntuale stuolo di segretarie-meretrici.



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Che mi serve avere qualcuno che ha studiato a Harvard e vanta quattro lauree e cinque master se poi, umanamente, è uno zero completo?!? Fino agli Anni Novanta ancora si parlava di "human resources": il personale (quello che produceva, non quello che si rifà le unghia in ufficio) era considerato un bene primario. Almeno all'estero: in Germania, nella Silicon Valley, in Gran Bretagna... e un po' meno in Francia, ma comunque lì sempre più che da noi. Poi hanno smontato, ovunque, il fattore umano - allo scopo di un facile arricchimento da parte dei famelici manager.
Oggi il trend è: ritornare, sia nel pubblico sia nel privato, ai contratti a lungo termine; ridare sicurezza agli operai. Non solo perché così lavorano meglio e di più, ma anche perché sono lo zoccolo duro della massa di consumatori, leggi: inossidabili acquirenti di beni utili et beni superflui.
E si ricomincia a statalizzare Poste, Ferrovie e servizi vari che - come si è tristemente visto - in mano ai privati non funzionano affatto.

Quindi, tornano sui propri passi.

In ogni dove.

Soltanto in Italia (e in Grecia; vedi riquadro) si continua a vessare, trattar male, precariezzare chi lavora, e a raggirare i cittadini.





ELLENIA versus GERMANIA

La rivista tedesca Focus criticò la Grecia nel suo numero del 22 febbraio 2010: "Politici corrotti... l'entrata nell'Eurozona è stata raggiunta con trucchi da dozzena... nessuno in Grecia paga le tasse... impiegati di livello superiore che vanno in pensione prestissimo..." Per queste parole, e per l'Afrodite che mostra il dito medio, la rivista è stata subissata di lettere offensive simili a fuochi greci (appunto!) e il cui incipit era spesso: "Dear Nazi", e alcuni suoi redattori sono stati anche processati - e poi ovviamente prosciolti con formula piena - da un tribunale ateniense.
Intanto, l'uccellaccio nero del fallimento si abbatteva sull'ex patria di filosofi e poeti classici e Focus aveva la soddisfazione di vedere avverarsi la sua pur facile profezia: la "culla della civiltà" nel Sud-Est d'Europa è diventata, purtroppo, un'enorme Casa dei Poveri.



Se un popolo e la sua classe di dirigenti non accettano la verità su se stessi, se un'intera cittadinanza non ha "the balls" per mandar via, a calci nel sedere (Islanda docet), i politici e i manager che fregano a man bassa, è ovvio che un Paese è destinato al rapido declino. A propos: è notizia di questi giorni che i parlamentari greci sono riusciti a evitare il decurtamento dei finanziamenti ai partiti... mentre nelle strade le persone comuni, immiserite, esasperate, erigono altre barricate. ["Amici italiani, amici greci: una faccia, una razza... una cazza!"]

Ora, l'attuale governo italiano si direbbe essere disceso da Marte, o da qualche pianeta persino più distante. Ci si chiede: "Ma sono sordi e ciechi oppure cosa?" La Fornero si lamenta delle "troppe critiche" rivolte alla riforma del lavoro e, insieme a Monti, Passera e compagnia bella, non reagisce agli allarmanti segnali che giungono sia da lavoratori e piccoli pensionati sia da imprenditori di ogni ordine e grandezza.
... Mentre i privilegiati, e gli Scaltri & Smaliziati, continuano a ridersela.
Vogliamo forse replicare qui da noi il grande dramma ellenico? Vogliamo ancora farci prendere per i fondelli da questi individui viziati e stra-sazi e dai loro compari banchieri?

Per quanto riguarda il lavoro, i "tecnici" al governo si appellano al "modello tedesco", e paiono non sapere che il modello tedesco che intendono loro, dopo aver seminato milioni di vittime (in Germania ci sono cifre di povertà da record: vicine, se non superiori, a quelle del periodo della Repubblica di Weimar!), è stato progressivamente rimodificato dai politici di Berlino.

In definitiva, lo sfascio dell'Italia non è assolutamente frutto della crisi globale, bensì dell'eccessiva "maccheronicità" dei suoi dirigenti o pseudotali. Berlusconi è stata la punta dell'iceberg; dietro, attorno e sotto di lui ci sono migliaia, anzi milioni di replicanti, una massa di magna-magna senza ideali e senza senso di giustizia; in pratica: non-umani. (Anche se una non irrilevante parte di costoro pecca, più semplicemente, di totale inadeguatezza.)
Sciaguratamente, anche uscendo dalle istituzioni ci imbattiamo in eserciti di ladroni e ladruncoli: dal cameriere della pizzeria all'angolo al vigile che va a riscuotere negli esercizi commerciali, dal meccanico all'edicolante... e persino al maestro di scuola, che maltratta nostro figlio sperando magari di estorcerci qualche regaluccio.
(E noi che facciamo? Subiamo e stiamo zitti?!?)

L'Italia è invivibile per colpa degli italiani (o comunque di almeno il 50% di loro), e non solo per colpa del fantomatico spread o degli intrallazzieri di Wall Street! In teoria, una famiglia composta da tre-quattro persone potrebbe vivacchiare, tirare avanti in maniera parsimoniosa, anche con un solo stipendio; sì; anche con 1000-1500 euro al mese. E', del resto, quanto succede in Germania, in Francia, in Austria ecc., dove la disoccupazione è, ormai, vicina ai nostri livelli. Ma qui da noi vai a comprare la verdura e cercano di fregarti, vai in friggitoria e idem... E affitto, acqua e servizi pubblici sono stati trasformati in sfarzi dispendiosi. L'aria è irrespirabile, ormai, non solo per colpa della monnezza, ma anche per l'ingombrante presenza di taluni nostri connazionali. Si va dai furbastri ai furbetti.
Certo: bisogna per prima cosa ripulire il panorama politico ed essere molto più coscienti nel momento in cui si vota; ma il passo seguente è quello di sanzionare, una volta per tutte, quei delinquenti (italianissimi, lo sottolineo, non albanesi, né zingari...) che ci avvelenano l'esistenza.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se vogliamo uscire dalla recensione di comodo
(creata da parassiti per avidità )

l'unico sistema è che i pochi politici onesti rimasti
per riscattarsi dovrebbero sciogliere il patto mafioso
che in politica esiste da più di 50 anni
ha favore delle lobby
sciolto il patto rassegnare le dimissioni.
Credo sia giunto il momento di spazzare via tutta la classe politica
Ed i partiti che rappresentano.
IO alle prossime elezioni per dare vita al mio sogno
VOTERO movimento 5 STELLE Ultima speranza per tornare ha finanziare
come ne gli anni 50 le piccole e medie imprese

per dare vita ad un nuovo boom economico
alla faccia di chi vuole abolire ART18. Utopia?
PS Mi sono chiesto spesso cose L’utopia
E da ignorante quale sono questa è l’unica risposta
Che mi è venuta in mente
L’utopia è il bene Che non c’è
È la scintilla che manca a L’uomo per essere simile a Dio. VITTORIO

peter patti ha detto...

"L’utopia è il bene Che non c’è
È la scintilla che manca a L’uomo per essere simile a Dio."

Bellissimo questo tuo concetto. Ciao, grazie